Google Analytics è indubbiamente uno degli strumenti più utili per monitorare il tuo sito. È gratis, basta un account di Google per accedere e può fornire una quantità di dati incredibile.
Da una parte è molto facile impostare il monitoraggio di Analytics, dall’altra parte non è così immediato il suo utilizzo. L’obiettivo principale non è solo quello di ottenere delle statistiche, ma di utilizzarle per migliorare il sito e le sue performance.
Veniamo al pratico: a quali domande può rispondere Google Analytics?
Utenti che navigano il sito
Google Analytics può rispondere alle seguenti domande:
- Quanti utenti visitano il sito?
- Sono utenti nuovi o di ritorno?
- Da quali dispositivi accedono?
- Da quali aree geografiche provengono?
- Età? Sesso? Categorie di interesse?
Chi parla di te
- Quali siti hanno link che rimandano al tuo?
- Quali canali social portano al tuo sito?
- Quanto successo hanno le campagne pubblicitarie sul tuo sito?
- Quali sono le parole chiave che portano più traffico?
Statistiche sulle pagine del sito
- Quanto tempo spendono i media gli utenti sulle pagine?
- Quali pagine vengono visitate più spesso?
- Quali pagine vengono abbandonate più spesso, quindi in che punto gli utenti abbandonano la navigazione?
- Quante pagine vengono visualizzate?
- Dove cliccano gli utenti?
Qualche termine tecnico prima di analizzare le funzionalità messe a disposizione da Analytics
Sessione:
“Per sessione si intende un gruppo di interazioni con il tuo sito web in un determinato arco di tempo. Ad esempio, una singola sessione può contenere più visualizzazioni di pagina, eventi, interazioni sociali e transazioni e-commerce. Una sessione può essere considerata come un contenitore per le azioni intraprese da un utente sul sito.”
Fonte: Google Support
Bounce rate o frequenza di rimbalzo:
“Un rimbalzo è una sessione di una sola pagina sul tuo sito. Ad esempio quando un utente apre una singola pagina sul tuo sito ed esce subito. La frequenza di rimbalzo è il rapporto tra le sessioni di una sola pagina divise per tutte le sessioni o la percentuale di tutte le sessioni sul tuo sito nelle quali gli utenti hanno visualizzato solo una pagina.
… Ad esempio, se la tua home page è la porta d’accesso per il resto del sito (ad es. per nuovi articoli, pagine dei prodotti, elaborazione del checkout) e un’elevata percentuale degli utenti visualizza solo la tua home page, un’elevata frequenza di rimbalzo non sarà un’obiettivo a cui mirare.”
Fonte: Google Support
Referral:
“Traffico dai referral è il segmento di traffico che arriva al tuo sito web tramite un’altra sorgente, ad esempio tramite un link su un altro dominio.”
Fonte: Google Support
Goals o obiettivi:
“Gli obiettivi permettono di valutare in che misura il tuo sito o la tua app realizzano gli obiettivi che ti sei prefissato. Un obiettivo rappresenta la realizzazione di un’azione, chiamata conversione, che contribuisce al successo della tua attività. Tra gli obiettivi figurano gli acquisti (per i siti e-commerce), il completamento di un livello di gioco (per le app di giochi per dispositivi mobili) o l’invio di un modulo con le informazioni di contatto (per i siti di marketing o generazione di lead). La definizione degli obiettivi è un componente fondamentale di qualunque piano di analisi dei dati digitali. “
Fonte: Google support
Conversioni:
“Un’attività completata, online o offline, importante per il successo della tua attività. Ad esempio, una registrazione completata alla tua newsletter elettronica (una conversione all’obiettivo); oppure un acquisto (una transazione, a volte chiamata conversione e-commerce).”
Fonte: Google support
Home o dashboard di Google Analytics
Nella home di Analytics possiamo visualizzare i dati relativi agli ultimi 7 giorni, in particolar modo:
- Il numero degli utenti attivi sul sito
- Il numero di sessioni
- La frequenza di rimbalzo
- La durata minima della sessione
Gli intervalli di tempo sono personalizzabili, quindi è possibile selezionare gli ultimi 3 mesi, 6 mesi, ecc.
Sul lato destro viene visualizzato il numero degli utenti attualmente attivi sul sito, con alcune metriche quali il numero di visualizzazioni di pagina al minuto, principali pagine attive e altri rapporti in tempo reale.
Subito sotto troviamo i rapporti di acquisizione, cioè come gli utenti hanno trovato il tuo sito. Il termine organic search indica che gli utenti ti hanno trovato cercando sui motori di ricerca (annunci non a pagamento), poi abbiamo il traffico diretto (per esempio un utente che digita sulla barra degli indirizzi del browser il nome dominio), i referral (cioè altri siti che hanno links che rimandano al tuo sito), i canali social e altro.
Poi abbiamo gli orari in cui gli utenti visualizzano le pagine del suo sito durante la settimana (informazione fondamentale nel momento in cui si vogliono avviare campagne pubblicitarie!), il paese di provenienza e il dispositivo utilizzato.
Subito dopo abbiamo le pagine che vengono maggiormente visualizzate e il completamento degli obiettivi, se configurati, negli ultimi 7 giorni.
Come trovare i punti deboli sul tuo sito
Prima di tutto occorre visualizzare le pagine “non-performanti” e cercare di ottimizzarle al meglio. Il comportamento degli utenti nelle varie pagine è visibile da Comportamento > flusso di comportamento.
Dallo schema è possibile visualizzare le pagine sulle quali atterrano gli utenti, quali pagine visitano e in che successione e da quali pagine abbandonano la navigazione del sito.
Se dallo schema gli utenti per esempio abbandonano il sito dalla stessa pagina forse c’è qualcosa che non va: è troppo lenta a caricare o non carica affatto? I contenuti sono poco chiari? Il contenuto non è attinente con il sito? C’è troppo testo da leggere? Molte possono essere le ragioni!
Un altro punto da analizzare sono i dispositivi tramite i quali gli utenti accedono al sito. Basta andare in Pubblico > dispositivo mobile > Panoramica o Dispositivi.
Qui è possibile visualizzare quanti utenti accedono tramite Desktop, tablet o mobile, capire quali sistemi operativi utilizzano, le risoluzioni dello schermo, i browser utilizzati.
Ricorda di testare il funzionamento del sito non solo sui tuoi dispositivi, ma anche su altri con sistema operativo e browser differenti per esser sicuro che il sito sia correttamente visualizzato sulla maggior parte dei dispositivi!
Altro punto fondamentale è quello di diminuire il bounce rate, cioè impedire che gli utenti lascino il sito senza visitare altre pagine.
Basta accedere alle statistiche visibili da Comportamento > Contenuti del sito > tutte le pagine. La tabella visualizzata contiene la colonna Frequenza di rimbalzo, quindi la percentuale di abbandono del sito rispetto alla relativa pagina.
Un utente impiega circa 5/8 secondi per decidere se rimanere o lasciare il sito: dipende da tanti fattori, uno tra questi è indubbiamente l’interesse verso l’argomento proposto, ma rientrano anche altri fattori tra cui la velocità di caricamento delle pagine (se è troppo lento a caricare è probabile che l’utente non attenda la fine del caricamento di tutti i contenuti, ma cerchi su altri siti ciò di cui ha bisogno!), l’appeal quindi se il sito è abbastanza accattivante o se i contenuti sono presentati in un certo modo per facilitarne la lettura o cattura l’attenzione, i contenuti (immagini di impatto, testi chiari senza errori e di facile lettura) e molto altro.
Se la tua frequenza di rimbalzo generale è elevata verifica se è elevata in modo uniforme o se dipende solo da poche pagine.
Come si comportano gli utenti sul sito?
Prima di tutto con Analytics è possibile distinguere gli utenti nuovi dagli utenti che ritornano sul sito.
Come? Tramite i cookies: lo script di tracking di Google Analytics permette di generare e memorizzare i cookies denominati _ga per identificare gli utenti univocamente attraverso le sessioni di navigazione. Di default il cookie memorizza il cookieName, il cookieDomain e il cookieExpires in millisecondi.
Attenzione: Analytics non può identificare gli utenti unici su browser e dispositivi diversi, anche se potrebbe essere lo stesso utente che accede al sito.
Per visualizzazione le statistiche degli utenti nuovi e di ritorno basta andare dal pannello di Analytics in Pubblico > Comportamento > Nuovi vs Ritorno.
Selezionando l’arco temporale di interesse è possibile visualizzare il numero totale degli utenti che hanno navigato sul sito, quali tra questi sono utenti nuovi o di ritorno, il numero di sessioni, la frequenza di rimbalzo, il numero medio di pagine visualizzate durante una sessione e il tasso di conversione all’obiettivo (se sono stati configurati gli obiettivi in Amministrazione > Vista > Obiettivi).
Per visualizzare l’esatto ordine delle pagine visitate dagli utenti è necessario andare in Comportamento > Flusso di comportamento: scegliendo la metrica di partenza (l’acquisizione, il comportamento, pubblicità, social, utenti e altre variabili personalizzate) è possibile visualizzare la sorgente del flusso che identifica la/le pagina/e visualizzate click dopo click. Questo flusso è fondamentale per capire gli utenti da quale pagina partono, quali pagine visualizzano e in che ordine e soprattutto in quali pagine gli utenti abbandonano il sito.
Quanto tempo gli utenti trascorrono sul tuo sito?
Analytics misura il tempo medio delle sessioni degli utenti. Il tempo sulla pagina è calcolato in due modalità e il calcolo dipende dal fatto che la visita comprenda una sola o più pagine visualizzate.
La durata media delle sessioni viene calcolato come valore medio appunto, misurato in secondi, tra la durata totale di tutte le sessioni ed il numero di sessioni.
È possibile visualizzare questa metrica in Comportamento > Nuovi vs Di ritorno oppure da Pubblico > Panoramica, impostando un arco temporale da analizzare e confrontare. Qui viene visualizzata la durata media di una sessione, il numero medio di pagine visualizzate durante una sessione (pagine/sessione), il numero totale di sessioni e la frequenza di rimbalzo.
Riepiloghiamo quindi i consigli per aumentare il tempo medio trascorso dagli utenti sul sito:
- Produrre contenuti di valore: i contenuti originali, pertinenti e curati sia dal punto di vista delle immagini che della scrittura dei testi è fondamentale per ridurre il tasso di abbandono delle pagine
- Testi né troppo corti né troppo lunghi: in ottica di ottimizzazione sui motori di ricerca, è preferibile avere in ciascuna pagina del sito un testo di almeno 300 parole. Se hai scritto un testo molto lungo prova a spezzarlo con delle immagini o con elementi che stacchino (colori, titoli differenti, ecc.) per aiutare la lettura
- Prediligi gli elementi principali della pagina e rimuovi gli elementi di disturbo: un utente è portato ad abbandonare più facilmente il sito se atterrando in pagina non trovano subito quello che cercano e delle informazioni di cui hanno bisogno! Quindi dai subito le informazioni importanti e poi approfondisci, anche tramite l’utilizzo di immagini e video che sono più immediati e coinvolgono maggiormente gli utenti
- Ottimizza le pagine del sito in modo che carichino in meno tempo, soprattutto sui dispositivi mobile
Per il momento ci fermiamo qui, abbiamo messo molta carne al fuoco!
Restate sintonizzati sui nostri canali per avere ulteriori guide e trucchi del mestiere 😎
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