Si potrebbe pensare che lo scopo di un sito internet sia principalmente quello di far sapere al mondo che esiste, ma la cosa più importante è comunicare in modo chiaro a cosa serve il sito!


[didascalia_foto]Photos courtesy of and copyright Jack Moreh, Free Range Stock[/didascalia_foto]

È fondamentale capire lo scopo di un sito in modo tale da impostare un tipo di comunicazione e decidere quali possano essere gli strumenti adeguati da utilizzare.

A volte il cliente ha già un’idea precisa, ma bisogna tenere sempre in considerazione vari fattori che possono far propendere verso una soluzione comunicativa rispetto ad un’idea di partenza diversa.

Prima di tutto ci si confronta col cliente, si procede con una prima analisi, in particolar modo l’analisi della tipologia di business, che può far decidere se approcciare ad un sito vetrina dell’attività personale, oppure di servizi all’utente, piuttosto che di vendita diretta.

Cosa proporre all’utente

Un’altra domanda da porsi è: cosa cercano gli utenti quando arrivano su un sito?

Prodotti da acquistare, consulenza, informazioni generali sui punti vendita, cercano un preventivo, vogliono prenotare direttamente sul sito o mettersi in contatto con te?

A seconda delle necessità bisognerà valutare lo stile del sito, la disposizione e la tipologia dei contenuti, le funzionalità primarie e secondarie del sito e molto altro ancora.

A questo punto inizia già ad esser chiaro che tipo di investimento il cliente è disposto a sostenere e in che modo si aspetta che tale investimento possa costituire un ritorno economico nella propria attività.

Se facessimo un esempio concreto, parlando di e-commerce risulta abbastanza chiaro che l’investimento iniziale impiegato per la realizzazione e sviluppo del sito deve poter essere ammortizzato in un tempo prestabilito attraverso la vendita diretta dei prodotti online.

Tuttavia un e-commerce senza pianificazione e consapevolezza delle energie da impiegare per il mantenimento e inserimento dei contenuti può essere tanto difficoltoso quanto controproducente. Spesso risulta più utile fare una pianificazione a lungo termine in cui si decidono diverse fasi di implementazione dei servizi da proporre all’utente per arrivare a raggiungere lo scopo prefissato, per esempio partendo da un sito che mostra una panoramica di tutti i prodotti, monitorando l’interesse dell’utente nel breve periodo e a quel punto si può decidere di investire sulla vendita diretta.

Non appena avremo chiaro quale sia lo scopo di un sito, potremo iniziare ad approfondire tutti gli aspetti chiave che consentiranno al nostro progetto di prendere forma e concretizzarsi in uno strumento reale e funzionale alla nostra attività.

Nel prossimo articolo analizzeremo a chi il nostro sito si rivolge, ovvero quale sarà il mio utente medio, a quali fasce di età e la classe socio-economica intendo rivolgermi. In poche parole, qual è il TARGET DI RIFERIMENTO?

Sarebbe troppo facile spiegarlo ora in due parole, no?

Stay tuned!

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