Bottles for the Planet
Bottles for the Planet
La linea Bottles for the Planet è un progetto sperimentale.
Per la linea sono state realizzate tre bottles che affrontano tre tematiche centrali sull’ambiente e che sono profondamente correlate tra di loro: la siccità, gli incendi e il riscaldamento globale. In particolare, ogni tematica è stata legata a un evento significativo che ha orientato la composizione grafica della bottiglia.
L’obiettivo del progetto si concentra quindi sul dare visibilità ad alcune problematiche ambientali attuali utilizzando l’illustrazione e la grafica come canali di comunicazione e di espressione.
La “Day Zero” Bottle è stata progettata per aumentare la consapevolezza sugli effetti che la siccità porterà al futuro del nostro pianeta e per sensibilizzare le persone sulla possibilità di reagire al problema a partire dal risparmio quotidiano.
Il nome si ispira ai recenti eventi di Capetown, la capitale sudafricana che, dopo un periodo di siccità protrattasi per due anni, ha dovuto adottare restrizioni molto rigide per evitare di finire l’acqua. Il tragico epilogo era stato battezzato come day zero (dag nul in lingua afrikaans), il giorno in cui si prevedeva sarebbe finita l’acqua in città.
Day Zero Urban Bottle presenta un’illustrazione dal tratto deciso, concentrata su elementi essenziali e materici come la terra arida, frastagliata in zolle, in carenza di acqua e minerali. La svolta eterea si realizza nell’incontro tra la ruvidità della terra e la fluidità delle pennellate d’acqua che si insinua nelle venature del terreno arido.
I colori richiamano alla natura incontaminata e giocano sulla contrapposizione tra il beige desaturato della terra e l’azzurro velato e impregnante dell’acqua. Una sostanza liquida che pervade la secchezza del terreno generando un incontro di colori e vita. La finitura satinata aggiunge un tocco morbido, setoso e delicato, mentre la superficie semi-opaca intensifica la piacevole sensazione tattile.
La scritta centrale “Dag nul kom” (il giorno zero sta arrivando) è un evidente richiamo alle iscrizioni che si trovano sui cartelli segnaletici di pericolo, usurati dal tempo e dalle intemperie. In particolare, è stata utilizzata la lingua afrikaans per contestualizzare a livello spazio-temporale un evento così significativo.