Scegliere il tipo di stampa più adatto: da semplici flyer fino ad interi cataloghi
L’immagine coordinata di un brand non si limita a definire il nome, il logo e i colori in cui si identificherà la persona quando penserà ai prodotti o servizi che l’azienda propone. Coordinare la comunicazione aziendale implica dover affrontare la necessità di produrre tutti quei materiali da stampa promozionali, informativi ed istituzionali che riempiranno le valigette dei commerciali e le shopping bag dei potenziali clienti.
Quando si progetta un esecutivo da stampa per un biglietto da visita, un flyer, una cartelletta, dei manifesti o del materiale di merchandising si deve far fronte in molte occasioni a chi dare l’incarico di realizzare la stampa. Spesso la domanda ricorrente è: mi appoggio ad una tipografia che fa stampa offset (tradizionale) o ad un servizio di stampa digitale (magari online)?
Gli addetti ai lavori e chi ha già un po’ di esperienza avrà sicuramente una risposta alla domanda, ma per tutti gli altri a volte diventa necessario decidere per istinto o, come spesso accade, far scegliere al portafogli.
In questo articolo vorremmo dare una risposta alla domanda attraverso alcuni punti chiave della diversità fra i due tipi di stampa e soprattutto relazionarli alle esigenze del cliente.
Vantaggi e svantaggi della stampa digitale e sue applicazioni
È meno costosa: poiché la stampa digitale è un processo che avviene direttamente su carta, a differenza della stampa offset, richiede meno lavoro e costo proprio perché non ha necessità di un impianto di stampa, ma utilizza sistemi elettronici di stampa diretta. Quindi riesce a tenere costi più ridotti per l’avviamento del processo, ma di contro può avere costi più alti di esercizio, per esempio per tirature molto alte. Per questo motivo è più adatta a quantitativi di stampa più limitati.
È molto più veloce: l’esecuzione di un lavoro su una macchina da stampa digitale può essere piuttosto veloce, non solo nella fase di preparazione dell’impianto da stampa, ma anche per via dei tempi di asciugatura del colore della stampa offset. A seconda dei lavori da stampa in coda, una tipografia che fa stampa digitale può impiegare da uno a tre giorni per terminare un ordine da stampa.
Adatta a formati standard: la rapidità di esecuzione della stampa digitale si presta molto bene alla realizzazione di formati da stampa abbastanza standard, proprio perché il suo limite nel fornire meno supporti e lavorazioni, diventa un pregio nella scelta di formati che devono essere realizzati in tempi rapidi. Spesso attraverso delle fustelle pre-impostate dalla tipografia digitale, si possono realizzare cartellette, espositori e materiali di piccolo, medio e grande formato in tempi e costi più contenuti. Di contro, se si desidera dar forma ad un progetto totalmente personalizzato, con un lavoro di fustellatura su misura, la stampa offset è l’unica via realmente percorribile.
Colori e gamma colore meno accurati: uno dei limiti principali nella stampa digitale è quello di essere meno accurata nella resa del colore finale. Poiché i colori sono dati dalla miscelazione di quattro colori (CMYK) passando attraverso la conversione di un’informazione digitale. Il processo di proofing (ovvero di calibrazione del monitor e impostazione del profilo colore) è un metodo per migliorare l’accuratezza del colore. Tuttavia l’esperienza pregressa con una tipografia digitale o un servizio online aiuta a trovare le soluzioni più vicine al colore desiderato.
Limitate opzioni di carta e lavorazioni: il vero limite nella stampa digitale sta in una scelta di tipologie di carte e finiture molto più limitate rispetto alla stampa offset. Per lavorazioni come la stampa a caldo, stampe in rilievo o goffrature, spessori particolari della carta ecc. la stampa digitale risulta davvero limitata poiché impossibilitata ad assecondare queste necessità.
Vantaggi e svantaggi della stampa offset
Accuratezza nella resa del colore: attraverso il Pantone Matching System, ovvero attraverso la scelta codificata di codici colore Pantone, si ha un pieno controllo su quale colore verrà realmente stampato. I colori Pantone sono pre-impostati e mescolati in modo molto preciso e consultabili attraverso apposite palette colore che ne danno l’anteprima reale. La vera difficoltà sta nel confronto fra ciò che vediamo a schermo e quello che invece ci dicono le palette colore. A volte può capitare di avere a schermo un colore che risulta leggermente diverso rispetto a ciò che abbiamo per le mani, dovuto a diverse calibrazioni colore. Tuttavia il colore Pantone è la certificazione del colore finale che avremo in fase di stampa.
Colori più brillanti: poiché i colori Pantone sono dati dalla miscela di inchiostri, possono essere creati per essere molto più brillanti. Inoltre vanno considerati anche tutti gli inchiostri a simulazione metallica, con effetto fluo o lavorazioni particolari come la stampa a caldo di colori metallizzati.
Ampia gamma di tipi di carte, finiture e lavorazioni: a differenza della stampa digitale, la stampa offset, utilizzando piastre e rulli da stampa che lavorano per pressione sul supporto cartaceo, consentono un’alta gamma di lavorazioni e possibilità di dettagli su carte molto spesse e ruvide. Consentendo particolari lavorazioni come lettere impresse o in rilievo, stampe su carte molto spesse e fustellature su misura, la stampa offset è la soluzione ideale per ogni tipo di lavorazione particolarmente creativa ed innovativa.
Tempi più lunghi: uno degli svantaggi principali sta nei tempi di configurazione, lavorazione ed asciugatura molto più lunghi rispetto alla stampa digitale. Questo suo svantaggio, porta la stampa offset ad essere la soluzione adottata principalmente per tirature alte di elaborati come per esempio biglietti da visita, cataloghi prodotti, cartellette con lavorazioni o supporti particolari. L’attesa più lunga per avere i materiali definitivi può essere però addolcita dalla certezza che i colori ufficiali del brand verranno rispettati alla perfezione (requisito fondamentale soprattutto per materiali istituzionali come i biglietti da visita).
Costi più alti: è abbastanza intuibile che richiedendo una lavorazione più lunga sia nella fase preliminare di preparazione, sia nelle varie lavorazioni passando anche per i tempi di asciugatura del colore, la stampa offset risulta quasi sempre molto più costosa rispetto a quella digitale.
IN CONCLUSIONE
Non esiste una risposta univoca alla domanda “è meglio la stampa digitale o la stampa offset?”.
A conclusione di questo articolo può sembrare troppo semplice dire che dopo aver letto tutte queste informazioni, in realtà rimango con soli più dubbi e meno certezze. Ma se abbiamo bisogno di certezze, chi ce le può dare realmente è solo il portafogli.
La stampa digitale è la soluzione migliore per chi vuole ottenere un buon risultato (si può dire anche ottimo, considerando la qualità sempre più alta delle macchine di ultima generazione), a costi più contenuti e su quantitativi e formati/finiture più standard. Viene usata sia per formati di piccolo taglio come biglietti da visita su carte lisce, flyer a materiali informativi/promozionali con alto utilizzo di foto e immagini elaborate, ma anche per formati medio grandi, come espositori o avvolgibili, adatti ad eventi e stand.
La stampa offset, soprattutto grazie all’accuratezza del colore, è la soluzione ideale invece per tutta l’immagine coordinata in cui le scelte cromatiche aziendali devono essere rispettate alla perfezione, soprattutto sui formati dei quali si devono fare ordini molto alti. Gli elaborati più idonei risultano essere cataloghi prodotti, biglietti da visita su carte con spessori o lavorazioni particolari, prodotti di packaging con un lavoro di fustellatura ad hoc ed in generale tutti quei supporti che richiedono un’alta attenzione nella scelta dei materiali e dei dettagli.
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